Cine per la Terra 2025 – Sotto la superficie

Proiezione del film “La nostra terra” di Giulio Manfredonia, 100’, 2014
Venerdì 13 giugno alle ore 20.30 presso la sala polifunzionale del Comune, in via provinciale 6/c, a Belvedere Langhe (CN) – Ingresso libero.
Possibilità di aperitivo dalle 19 presso l’annesso bar “Suma bin ciapà”; per prenotazioni e costi contattare 329 414 6105.

La rassegna Cine per la Terra prosegue con la proiezione del film “La nostra terra” di Giulio Manfredonia. Una storia ambientata in Puglia, dove una cooperativa agricola si propone di operare su terreni confiscati al boss mafioso locale; questa, impreparata al compito, cercherà di affrontare la sfida con la guida di Filippo, un attivista della legalità inviato da Bologna. Sarà lui a tentare di risolvere diversi problemi tra i quali intoppi burocratici e difficili dinamiche di relazione “sul campo”. La storia è raccontata come una commedia “sociale”, in cui i personaggi ricalcano alcuni caratteri e situazioni tipiche svelando però anche la denuncia e rimandando a concrete esperienze di resistenza alla criminalità organizzata e al malaffare.
Abbiamo inserito nella rassegna questo film per mettere in luce il valore della collaborazione e cooperazione, temi su cui verteranno anche gli stimoli di approfondimento previsti ad inizio serata:

  • la progettazione e l’attribuzione del MarchioQualità parco Apam” da parte dell’Ente di Aree Protette Alpi Marittime con la presenza di Nadia Borgetti;
  • il percorso dell’Associazione dei Contadini delle Langhe ed il suo mercato con la presenza di Bruno Chionetti;
  • la realtà delle Cooperative di Comunità nate sull’appennino tosco-emiliano e nelle valli cuneesi con la proiezione di brevi video interviste.

Il racconto di queste esperienze, e la visione del film dovrebbero, nel nostro intento, aiutarci a dibattere e approfondire il tema. Lungi dal voler semplificare o minimizzare le difficoltà, l’auspicio è di avviare un confronto su diverse forme e formule di cooperazione che possano aiutare a superare gli ostacoli, ben noti, che i piccoli paesi delle aree interne e in terre marginali , debbono affrontare per resistere e sopravvivere (economicamente e demograficamente).